Trevi nel Lazio è un borgo della provincia di Frosinone, situato a 821 metri sul livello del mare a cavallo tra i monti Simbruini e i monti Ernici. Il paese è bagnato dal Fiume Aniene, che proprio nella località di Comunacque, da vita ad una bellissima cascata. Il comune conta circa 1800 abitanti, detti trebani; rientra nel Parco Regionale dei Monti Simbruini, la riserva naturale più grande del Lazio, e fa parte della Comunità dei Monti Ernici.
Un po’ di storia
Anticamente la zona apparteneva al territorio meridionale degli Equi, successivamente con la conquista da parte dei Romani entrò a far parte della tribù Aniensis (tribù dell’Aniene), istituita nel 299 a.C. In epoca tardo repubblicana fu municipio con il nome di Treba e successivamente di Treba Augusta. Nel suo territorio aveva origine l’acquedotto dell’Acqua Marcia.
Nell’alto medioevo esisteva la diocesi di Trevi che, nel 1088, venne incorporata in quella di Anagni. Il feudo di Trevi fu conteso per secoli tra signorotti e i monaci della vicina abbazia di Santa Scolastica a Subiaco. Nel 1302 il castello venne acquistato da Pietro Caetani, tale possedimento rimase in mano a tale casata fino al 1471, quando i Caetani vennero cacciati in seguito ad una rivolta popolare.
Nel 1872 il consiglio comunale cambiò la denominazione del paese in Trevi nel Lazio. Nel 1927 con il riordino delle provincie, il comune entrò a far parte della provincia di Frosinone.
Cosa vedere
Il monumento più importante del paese è il Castello Caetani, situato nella parte più alta del centro abitato, nella zona denominata “Civita”. La struttura militare, viene menzionata per la prima volta nel XI secolo d.C. ma le sue origini potrebbero essere più antiche. Nel XIII secolo il castello subì un incendio e venne probabilmente ricostruito nelle forme in cui lo vediamo oggi. Nel 1915 subì nuovi danni, questa volta a causa del sisma della Marsica; il castello Caetani venne restaurato nel 1984. L’elemento architettonico della fortezza che più mi ha colpito della fortezza è il grande maschio situato al centro con base quadrata. Il borgo conserva numerose porte d’accesso e antichi portali, tutto sommato l’antico nucleo abitativo è molto carino e conserva dei scorci veramente suggestivi. Tra le architetture religiose, il monumento più importante è la Collegiata di Santa Maria Assunta; la chiesa è di origini duecentesche ma venne ampliata e modificata nel Quattrocento e nel Seicento, riutilizzando i materiali dell’antica cattedrale di San Teodoro, luogo andato in rovina dopo la soppressione della diocesi di Trevi. Altro luoghi di culto cristiano sono l’Oratorio di San Pietro eremita (patrono del paese), la Cappella della Madonna del Riposo e la Cappella di San Sebastiano.
Fuori dal centro abitato di notevole interesse è l’Arco di Trevi, uno sbarramento in blocchi con un’ampia apertura ad arco attribuibile al III – II secolo a.C. , si doveva trattare di un passaggio controllato al confine tra il territorio degli Equi e quello degli Ernici.
Per gli amanti della natura, consiglio di visitare le infinte bellezze del Parco Regionale dei Monti Simbruini, luoghi magnifici e ricchi di fascino. Nel territorio di Trevi nel Lazio è presente la riserva faunistica del capriolo.
Consigli di viaggio
Cari amici lettori, se siete in visita in questo paese e avete altro tempo a vostra disposizione per viaggiare, vi consiglio di farvi una piacevole passeggiata nella località turistica degli Altipiani di Arcinazzo (parte di questo luogo ricade nel comune di Trevi nel Lazio) oppure di visitare i borghi di Affile e Fumone. Se invece siete alla ricerca di luoghi ricchi di spiritualità dovete assolutamente vedere i monasteri benedetti di San Benedetto e Santa Scolastica a Subiaco o il santuario della Santissima Trinità a Vallepietra.
Scorci di Trevi
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