La Valle d’Aosta con le sue alte vette, i castelli e i villaggi alpini è sicuramente una terra che merita di essere visitata almeno una volta nella vita. Una regione che attrae turisti da tutto il mondo in ogni stagione; è famosa principalmente per le sue rinomate località sciistiche ed alcune iconiche montagne come il Monte Bianco, il Monte Cervino e il Monte Rosa.
In questo articolo vi consiglio 5 luoghi che meritano assolutamente di essere visitati e che sono ancora poco conosciuti o sono fuori dal turismo di massa.
Foto e testi di Francesco Frigida
Chamois – Un luogo magico

Chamois, situato nella Valtournenche a 1800 metri ed abitato da circa 100 abitanti, è famoso per essere l’unico comune italiano dove non sono ammessi veicoli a motore; è infatti raggiungibile tramite cabinovia o a piedi. Il nome del paese corrisponde alla parola francese “chamois”, che significa camoscio, quest’ultimo, è un animale facilmente avvistabile in questo territorio, anche in prossimità delle abitazioni.
Chamois è una delle 25 “Alpine Pearls”, un prestigioso circuito che riunisce le località di sei nazioni dell’arco alpino che si distinguono per un turismo all’insegna della tutela della natura e della mobilità dolce.
In inverno è possibile scoprire questo territorio attraverso escursioni con racchette (o ciaspole) oppure sciando su i 16 chilometri di piste (un comprensorio molto adatto alle famiglie e ai principianti).
Nel periodo estivo non può mancare un picnic sulle rive del Lago di Lod o un’escursione fino a “Le Point Sublimeal”, un punto panoramico mozzafiato sulla Valtournanche e il Monte Cervino.
Questo e molto altro è Chamois; un luogo semplice che conquisterà il vostro cuore.
Val Clavalité – Terra fiabesca

Il Comune di Fenis, noto per il suo castello medievale (uno dei meglio conservati del mondo), “nasconde” fra le sue montagne la Val Clavalité, un altopiano situato a circa 1500 metri e raggiungibile a piedi dopo aver attraversato una sterrata nel bosco (è possibile posteggiare l’automobile poche centinaia di metri prima in località Cerise).
Una natura maestosa e la presenza di piccoli villaggi “fiabeschi“, sparsi lungo la piana, donano alla vista un panorama che lascia senza parole. Sovrasta la valle l’inconfondibile sagoma della Punta Tersiva (3.515 metri).
Questa è una terra ideale per gli escursionisti che vogliono scoprire luoghi selvaggi e poco frequentati; un ottimo punto di appoggio per trekking o per vivere un’esperienza autentica di montagna è il Bivacco Egidio Borroz, situato a 2156 metri (dispone di 20 posti letto). Degno di nota è il Lago Lavodilec, uno specchio d’acqua a 2366 metri, raggiungibile con un’escursione di circa 2.30/3 h.
Cheneil – Amore a prima vista

Cheneil, piccola frazione del Comune di Valtournenche, sorge a 2015 metri su un piccolo altopiano alle pendici del Grand e Petit Tournalin (per questo è stata attraversata e ricordata da grandi nomi dell’alpinismo come da Edward Whymper e Georges Carrel); oggi è raggiungibile solo a piedi o tramite un ascensore.
Un luogo lontano, silenzioso, bello. Una conca ancora intatta, capace di regalare grandi emozioni a chi non cerca i comfort del turismo di massa; è presente un solo albergo e poche abitazioni semplici e in stile alpino.
Un panorama mozzafiato sul Monte Cervino chiude un quadro perfetto per chi cerca uno spazio autentico di montagna dove respirare a pieni polmoni.
Da non perdere una visita al Santuario di Clavalité dedicato a San Domenico Savio, è posto fra Cheneil e Chamois a 2530 metri ed è raggiungibile tramite un’escursione di 1.30 h circa.
Graines: il castello e il cinema

Poco prima di giungere a Brusson (risalendo la vallata da Verrès) si trovano i resti dello scenografico maniero di Graines, un luogo davvero suggestivo e panoramico, incastonato in un bellissimo contesto naturale. Si accede al castello percorrendo un breve sentiero e attraversando due porte d’ingresso; ben conservati sono i resti della cinta muraria, della chiesa e del torrione quadrangolare (restaurato agli inizi del ‘900), quest’ultimo, un tempo, era probabilmente anche l’abitazione del signorotto del feudo. Secondo una leggenda sotto il castello è sepolto un tesoro.
Poco distante sorge la frazione di Graines (o “Grana”) oggi famosa per essere il paese dove è stato girato gran parte del film “Le otto montagne” (che recentemente ha avuto un grandissimo successo al cinema ed è ispirato all’omonimo romanzo di Paolo Cognetti); fra i vicoli del villaggio è facile riconoscere alcuni set, su tutti la casa di Pietro (l’antica scuola del paese). Per chi ha visto la pellicola in sala sarà sicuramente una passeggiata emozionante.
Valsavaranche: Nex e Tignet

Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, poco distanti da Diegoz (capoluogo), si trovano i caratteristici villaggi alpini di Nex e Tignet, entrambi caratterizzati dalle abitazioni in legno e dai tetti in pietra. Due piccoli gioielli da dove ammirare una natura selvaggia e maestosa.
A poche centinaia di metri dal centro di Tignet è presente una bellissima e scenografica cascata (sentiero a sinistra arrivando dal parcheggio).
Seguendo i sentieri del Parco (scegliendo sempre percorsi adatti alle proprie capacità fisiche), è possibile fare bellissime escursioni o trekking in un contesto paesaggistico ineguagliabile con l’alta probabilità di vedere da vicino il camoscio o lo stambecco, quest’ultimo considerato il re delle Alpi.