Labro – Il borgo che non ti aspetti

Se vuoi vedere un paese medievale, Labro è il posto giusto. Le sue strade raccontano secoli di storia, neanche i terremoti e le guerre hanno cambiato l’aspetto urbanistico. Appena l’ho visto ho esclamato “Sembra un presepe!”. Forse tra i borghi più belli d’Italia e meglio conservati. Sicuramente meno blasonato di altri paesi e castelli ma non per questo meno affascinante. Un vero gioiellino della provincia reatina.

Panoramica Labro

Labro è un bellissimo borgo della provincia di Rieti, si trova poggiato su un colle a 628 metri di quota. Il paese si affaccia sulla valle del Fuscello, sul bellissimo lago di Piediluco e alle sue spalle troviamo maestosa la catena dei Monti Reatini, con il monte Terminillo che la fa da padrone.

La struttura urbanistica è quella di un tempo, mai cambiata nei secoli. I suoi abitanti sono detti labresi e sono circa 350. Il santo patrono è San Pancrazio.

Storia

Secondo la tradizione il nome deriva dalla parola latina “lavabrum” che significa vasca o bacino data la vicinanza del lago di Piediluco o addirittura perché l’antico nucleo poggiava proprio sulle rive di questo lago.

Dal X secolo d.C. si hanno le prime notizie riguardanti il castello di Labro, fatto costruire dalla famiglia Nobili a somiglianza della Rocca di Spoleto. Dal 956 d.C. inzia la storia feudale del paese, quando l’imperatore germanico Ottone I investe Aldobrandino de’Nobili signore di Labro e gli concede oltre al titolo suddetto, la signoria di altri 12 castelli situati fra il ducato spoletino e il contadi di Rieti.

Labro in tutta l’epoca medievale si fece la fama di centro battagliero, moltissime infatti furono le guerre che il paese fece contro i castelli vicini. Tra le più violente va citata quella contro la rocca di Luco.

L’incastellamento di Labro si componeva di una grande torre quadrata, intorno alla quale si era sviluppato il borgo, protetto dalle mura, con altre sette torri e posti di guardia.

Alla fine del 1400, in seguito alla scomunica da parte di Papa Sisto IV, per l’uccisione di un sacerdote avvenuta per mano di Giovanni de’ Nobili, la famiglia fu punita con la distruzione della grande torre e del borgo.

Su parte delle fondamenta della torre fu costruita nel 1498  una piccola e bella chiesa, ancora oggi si può ammirare nella parte più alta del borgo.

La famiglia Nobili donò nel XII secolo a S. Giovanni in Laterano la quarta parte di Labro per trovare un valido appoggio nella lotta contro i Normanni, che all’apice del loro splendore furono ai confini con il vicino castello di Morro.

All’antica famiglia dei signori rimase solo la cinta delle mura del castello, e appoggiandosi a questa Giordano De’ Nobili, nel XVI secolo edificò un palazzo tutt’ora esistente e di proprietà della famiglia Nobili Vitelleschi .

Durante la Seconda Guerra Mondiale, in una rappresaglia 51 uomini furono messi al muro e solo grazie all’intervento della Marchesa Maria Giovanna, si riuscì ad evitare l’esecuzione, salvando cosi la vita di un paese.

Nel dopoguerra, a causa dello spopolamento, Labro rischiava di abbandonare la sua identità storico urbanistica. Fortunatamente i suoi abitanti hanno avuto la cognizione e la responsabilità di conservare la fisionomia e la struttura storico-architettonica del paese permettendo di ammirare Labro come lo era nel medioevo.

Cosa Vedere

Il monumento più importante è sicuramente il castello Nobili Vitelleschi. Fra i luoghi di culto cristiano citiamo la chiesa di Santa Maria e della Madonna della Neve. Sono presenti tratti di mura di cinta, porte d’ingresso e torri. Sicuramente il punto forte del centro abitato è la completa bellezza dei vicoli, delle case in pietra che permettono al visitatore un viaggio completo in un paese medievale. Un luogo veramente magico.

Eventi

Fra gli eventi citiamo la rassegna Labro Festival che si svolge a Luglio, la Sagra “ Labro con gusto e arte” che si svolge fra Ottobre e Novembre ed infine la manifestazione “Calici sotte le stelle” svolta ogni anno fra Luglio e Agosto.

Valutazione 9/10

Scorci di Labro

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4 pensieri riguardo “Labro – Il borgo che non ti aspetti

  1. Foto molto belle; rendono bene lo stato di conservazione del borgo! Bravo!

  2. Giovanni Piredda 1 giugno 2014 — 5:43 PM

    Vuoi che ti dica veramente cosa penso di Labro? non saprei trovare le parole più appropriate per definirlo. Grazie per il bel servizio offerto, e grazie ai “labresi” per l’ottima conservazione di un bene immenso.

  3. Ho visitato questo piccolo borgo medioevale e sono rimasto conquistato dalla bellezza e da un’emozione di un posto magico e romantico.

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