Ci sono luoghi dove a distanza di secoli regna la leggenda e il mistero. Pietre che parlano di storie, di volti e di un passato oramai dimenticato e “abbandonato”.
I ruderi di Roccasecca si trovano nel comune di Roiate, in Provincia di Roma. L’antico centro si trova a 882 metri sul livello del mare, su una delle ultime propaggini della catena montuosa dei Monti Ernici occidentali.
La sua fondazione è merito di alcune famiglie dei villaggi di Affile e Roiate che durante le invasioni saracene (secolo IX d.C.), si andarono a rifugiare su questo rilievo per trovare un sicuro riparo.
Durante il corso dei secoli, il borgo, è stato oggetto di contesa tra ricchi signorotti e le forze ecclesiastiche locali. La sua fortificazione secondo alcuni documenti risale al 1073 mentre la sua distruzione è avvenuta intorno al 1435.
Quali furono i motivi che posero fine alla storia di Roccasecca?
Ci sono diverse teorie legate all’abbandono del piccolo nucleo che, al momento della sua presunta distruzione, contava circa 100 abitanti. Probabilmente, i motivi che spinsero i vicini eserciti ad una guerra, furono legati alla posizione strategica del borgo in questione. Non è da escludersi che il paese possa essere stato abbandonato dagli stessi abitanti per la difficoltà di vivere in un territorio così aspro.
La tradizione vuole che i vassalli di Affile, approfittando della situazione di semi anarchia che regnava sui territori della chiesa nella metà del XV secolo, si allearono con Roiate e Ponza (attuale Arcinazzo Romano) per distruggere il castello di Roccasecca.
I numerosi soldati dei tre eserciti ebbero la meglio sulle esigue forze del piccolo castello; in poco tempo distrussero e saccheggiarono tutto. Vennero derubati gli edifici pubblici e sacri come ad esempio la chiesa di Santa Maria in Arce. La popolazione sopravvissuta venne suddivisa e condotta nei tre paesi vincitori.
Da questa battaglia deriva il detto locale “Ponza, Afile e Rujate so tre cani arabbiati”.
Oggi di Roccasecca rimangono pochi resti, ricoperti dalla terra e dalla vegetazione; sono ancora ben visibili parti delle mura di cinta e i numerosi basamenti delle abitazioni, permettendo al visitatore di capire la disposizione di ogni singola struttura all’interno del borgo.
L’antico castello avrebbe bisogno di un accurato lavoro di pulizia e di scavi archeologici per riportate alla luce ciò che la natura con i secoli ha nascosto altrimenti rischieremo di perdere questo tesoro nascosto per sempre!
Se vi è piaciuto questo posto vi consiglio di visitare: www.roccasecca1435.com